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LA GENESI, I miracoli e le predizioni secondo lo Spiritismo > I Miracoli > Capitolo XV - I MIRACOLI DEL VANGELO > Guarigioni > Numerose guarigioni di Gesù > 28
28. Lo
Spiritismo dà prova della sua missione provvidenziale anche attraverso
il bene che riesce a mettere in atto. Esso guarisce i mali fisici; ma
guarisce soprattutto le malattie morali, e sono proprio questi i più
grandi prodigi con i quali esso si afferma. I suoi più sinceri adepti
non sono quelli che sono stati colpiti solo dalla visione dei fenomeni
straordinari, ma quelli che sono stati toccati al cuore dalla
consolazione; quelli che sono stati liberati dai tormenti del dubbio;
quelli il cui coraggio è stato rafforzato nelle afflizioni; quelli che
hanno attinto la forza nella certezza dell'avvenire — certezza che lo
Spiritismo ha loro apportato —, nella consapevolezza del loro essere
spirituale e della sua destinazione. Quelli, ecco, la cui fede è
incrollabile, perché ascoltano e comprendono.
Coloro che vedono nello Spiritismo soltanto degli effetti materiali non possono comprendere la sua forza morale. Anche gli increduli, i quali non lo conoscono se non attraverso quei fenomeni di cui non ammettono la causa prima, non vedono negli Spiritisti se non dei prestigiatori e dei ciarlatani. Non è dunque attraverso dei prodigi che lo Spiritismo trionferà sull'incredulità, ma moltiplicando i suoi benefici morali. Infatti se gli increduli non ammettono i prodigi, essi conoscono, come tutti, le sofferenze e le afflizioni, e nessuno, si sa, rifiuta il sollievo e la consolazione.
Coloro che vedono nello Spiritismo soltanto degli effetti materiali non possono comprendere la sua forza morale. Anche gli increduli, i quali non lo conoscono se non attraverso quei fenomeni di cui non ammettono la causa prima, non vedono negli Spiritisti se non dei prestigiatori e dei ciarlatani. Non è dunque attraverso dei prodigi che lo Spiritismo trionferà sull'incredulità, ma moltiplicando i suoi benefici morali. Infatti se gli increduli non ammettono i prodigi, essi conoscono, come tutti, le sofferenze e le afflizioni, e nessuno, si sa, rifiuta il sollievo e la consolazione.