Il Libro degli Spiriti

Allan Kardec

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139. Certi Spiriti, e prima di loro certi filosofi, hanno definito l'anima “una scintilla animica emanata dal grande Tutto”. Perché questa contraddizione?

«Non c’è contraddizione; ciò dipende dall'accezione delle parole. Perché non avete una parola per ogni cosa?»

La parola anima viene impiegata per esprimere cose molto differenti. Alcuni chiamano così il principio della vita, e in questa accezione e esatto dire, in senso figurato, che l'anima è una scintilla animica emanata dal grande Tutto. Queste ultime parole descrivono la sorgente universale del principio vitale di cui ogni essere assorbe una porzione, e che ritorna alla massa dopo la morte. Questa idea non esclude assolutamente quella di un essere morale distinto, indipendente dalla materia, e che conserva la sua individualità. È questo essere che viene anche chiamato anima, ed è in questa accezione che si può dire che l'anima e uno Spirito incarnato. Dando dell'anima definizioni differenti, gli Spiriti hanno parlato secondo l'impiego che essi facevano del termine e secondo le idee terrene di cui erano più o meno imbevuti. Ciò attiene alle carenze del linguaggio umano, che non ha ancora un termine per ogni idea, e da qui l'origine di un'infinita di malintesi e di discussioni. Ecco perché gli Spiriti superiori ci dicono di intenderci prima sulle parole.[7]

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[7] Vedere, nell'introduzione al paragrafo II, la spiegazione sul termine anima.