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IL VANGELO SECONDO LO SPIRITISMO > Capitolo XXIV - NON METTETE LA FIACCOLA SOTTO IL MOGGIO > Non andate dai Gentili
Non andate dai Gentili
8. Questi
sono i dodici che Gesù mandò, dando loro queste istruzioni: Non andate
tra i pagani e non entrate in nessuna città dei Samaritani, ma andate
piuttosto verso le pecore perdute della casa d'Israele. Andando,
predicate e dite: "Il regno dei cieli è vicino"». (Matteo 10:5-7)
9. Gesù dimostra in varie
circostanze che le Sue idee non sono affatto circoscritte al popolo
giudaico, ma abbracciano tutta l'umanità. Se dunque Egli ha detto ai
Suoi apostoli di non andare dai Pagani, non è stato perché fosse
contrario alla conversione di costoro, cosa che sarebbe stata poco
caritatevole, ma perché i Giudei, che credevano nel Dio unico e
attendevano il Messia, erano preparati, attraverso la legge di Mosè e
dai profeti, a ricevere la Sua parola. Presso i Pagani invece, mancando
la base stessa, tutto era da fare, e gli apostoli non erano ancora
abbastanza istruiti per un compito così oneroso. È per questo che ha
detto loro: «Andate piuttosto verso le pecore perdute della casa d'Israele»; ossia,
andate a seminare in un terreno già dissodato, sapendo bene che la
conversione dei Gentili sarebbe avvenuta a suo tempo. In effetti è nel
centro stesso del paganesimo che più tardi gli apostoli sarebbero andati
a piantare la croce.
10. Queste parole possono
applicarsi agli adepti e a coloro che diffondono lo Spiritismo. Gli
increduli sistematici, gli sbeffeggiatori ostinati, gli avversari
interessati sono per loro quello che i Gentili erano per gli apostoli.
Sul loro esempio, essi dovranno cercare i loro seguaci prima di tutto
fra la gente di buona volontà, fra quelli che desiderano la luce, e fra
quelli in cui già si trova un germe fecondo. E il loro numero è così
grande, che non c'è bisogno di perdere tempo con quelli che rifiutano di
vedere e di udire e che tanto più si irrigidiscono, per orgoglio,
quanto più sembra si dia importanza alla loro conversione. Meglio aprire
gli occhi a cento ciechi che desiderano vedere chiaro, che a uno solo
che si compiace di stare al buio, perché questo significherebbe
aumentare notevolmente il numero dei sostenitori della causa. Lasciare
gli altri per conto loro non è indifferenza ma buona politica. Il loro
turno verrà quando saranno dominati dall'opinione generale e quando
sentiranno continuamente ripetere la stessa cosa intorno a sé. Allora
crederanno di accettare l'idea volontariamente e da se stessi e non
sotto la pressione di un individuo. Infine accade per le idee come per
le sementi: non possono germogliare né prima della stagione né in un
terreno che non sia stato predisposto. È per questo che è meglio
attendere il tempo propizio e coltivare prima quelle che già
germogliano, evitando di fallire con le altre facendo su di loro troppa
pressione.
Ai tempi di Gesù, a causa delle idee ristrette e materiali dell'epoca, tutto era circoscritto e localizzato. La casa di Israele era un piccolo popolo, i Gentili erano delle piccole comunità dei dintorni. Oggi le idee si universalizzano e si spiritualizzano. La luce nuova non è privilegio di nessuna nazione. Per lei non ci sono più barriere, essa ha il suo focolare ovunque e tutti gli uomini sono fratelli. Né i Gentili sono più un determinato popolo, ma un'opinione che si incontra dappertutto, e la cui verità trionfa a poco a poco, come il Cristianesimo ha trionfato sul Paganesimo. Non si combatte più con le armi di guerra, ma con la forza dell'idea.
Ai tempi di Gesù, a causa delle idee ristrette e materiali dell'epoca, tutto era circoscritto e localizzato. La casa di Israele era un piccolo popolo, i Gentili erano delle piccole comunità dei dintorni. Oggi le idee si universalizzano e si spiritualizzano. La luce nuova non è privilegio di nessuna nazione. Per lei non ci sono più barriere, essa ha il suo focolare ovunque e tutti gli uomini sono fratelli. Né i Gentili sono più un determinato popolo, ma un'opinione che si incontra dappertutto, e la cui verità trionfa a poco a poco, come il Cristianesimo ha trionfato sul Paganesimo. Non si combatte più con le armi di guerra, ma con la forza dell'idea.